Farmacie italiane e deblistering. Da tanti anni le farmacie sono coinvolte in attività di educazione sanitaria, prevenzione primaria e secondaria: la presa in carico dei pazienti e il monitoraggio dell’aderenza terapeutica alle prescrizioni del medico, che rappresenta la principale causa di non efficacia delle terapie farmacologiche, è uno dei servizi presenti in alcune farmacie italiane.
Tra di esse, qualcuna va oltre e offre anche il servizio di deblistering, per aiutare i malati a seguire correttamente il percorso di cura.
Ho intervistato sul tema il Dr. Massimo Farina, Amministratore Studio EmmEffe di Milano, esperto nell’ambito dell’organizzazione sanitaria, coordina ed opera in significativi progetti di consulenza e formazione nell’area dei processi organizzativi, dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali e di gestione del rischio.
Deblistering ed efficacia delle cure
Dr. Farina, il tema dell’aderenza terapeutica è centrale nel miglioramento dell’efficacia delle cure. Quale ruolo può giocare il deblistering in questo ambito?
L’aderenza terapeutica è essenziale per l’efficacia delle cure e comprende tutte le indicazioni del professionista sanitario, non solo l’assunzione dei farmaci. Una scarsa aderenza alla terapia prescritta dal medico, peraltro, rappresenta un problema di salute pubblica, causando minore efficacia terapeutica, progressione della malattia, più ospedalizzazioni, maggiori costi sanitari e resistenze farmacologiche, come per gli antibiotici.
Il deblistering – inteso come lo sconfezionamento di un medicinale industriale già acquistato e il suo successivo riconfezionamento da parte del Farmacista, o comunque sotto la sua responsabilità, in dosi personalizzate settimanali o in dispensatori multi-dose per il paziente – facilita l’organizzazione delle terapie in conformità alla prescrizione.
L’allestimento di Dosi Unitarie Personalizzate (DUP), supportato da apparecchiature, riduce il rischio di errori di somministrazione, migliora la sicurezza e offre un concreto supporto a pazienti e caregiver, contribuendo a una maggiore aderenza terapeutica.
Dati MMAS Farmacie, quanto è diffuso il deblistering in farmacia?
Secondo un’indagine che abbiamo condotto intervistando i Farmacisti in Italia, la pratica del deblistering non è ancora diffusa tra i farmacisti territoriali. I dati indicano che il 93,4% dei farmacisti non la applica, mentre solo il 6% utilizza macchinari semi-automatici. Perché questa resistenza?
I numeri dell’indagine riflettono una realtà influenzata da diversi fattori. Non parlerei, tuttavia, di resistenza da parte dei farmacisti, ma piuttosto della necessità di una regolamentazione chiara e uniforme a livello nazionale.
Alcune regioni, come Lombardia, Veneto, Umbria e, più recentemente, la Toscana, hanno fornito indicazioni specifiche in merito, seppur non sempre allineate tra loro.
Altre regioni, come la Liguria, hanno avviato approfondimenti al fine di identificare le migliori modalità per sviluppare il servizio anche nelle Farmacie a supporto
dell’aderenza terapeutica nella rete territoriale.
Tra gli altri fattori rilevanti vi sono i costi di investimento in tecnologia, la formazione e la possibile percezione di una bassa domanda, considerando che questo ambito è ancora parzialmente noto in Italia.
È necessaria una maggiore sensibilizzazione sui benefici clinici ed economici, coinvolgendo anche le istituzioni regionali interessate.
Gestione delle dosi personalizzate in RSA
Quindi il deblistering è più diffuso nelle farmacie ospedaliere e nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)?
Non dispongo di dati specifici in merito, ma il contesto nazionale evidenzia che la gestione delle mono-dosi (quantità di farmaco per la singola somministrazione) con il supporto di apparecchiature è presente da anni in diversi ospedali ed è oggi in espansione.
La gestione del le dosi personalizzate, invece, si sta diffondendo, con l’uso di apparecchiature, anche nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), per garantire maggiore sicurezza e aderenza terapeutica.
Nelle farmacie territoriali, il processo è parzialmente sviluppato per i motivi prima citati.
Tuttavia, la farmacia dei servizi rappresenta un’importante opportunità sia per il supporto all’utenza privata nella gestione delle terapie orali croniche, pensiamo a tutti gli anziani che ricevono assistenza a domicilio con personale anche privato, sia per le RSA nella gestione delle terapie degli ospiti non in convenzione, che acquistano i farmaci dalle farmacie private.
In ogni caso la chiave di lettura è oggi demandata a livello regionale.
Farmacie dei Servizi e RSA
Le RSA possono avere benefici nell’affidare la gestione delle dosi personalizzate dei farmaci per i pazienti cronici alla Farmacia dei Servizi?
La gestione delle terapie farmacologiche nelle RSA è un tema cruciale per la sicurezza degli ospiti, l’efficienza organizzativa e la qualità del lavoro degli operatori sanitari.
Confcommercio Salute, Sanità e Cura ha promosso un importante momento di confronto nel convegno: “Deblistering e RSA: innovazione nella gestione delle terapie farmacologiche”, svoltosi il 26 febbraio 2025 a Genova, nel quale sono stati diversi gli interventi di rilievo.
In tale occasione abbiamo illustrato i risultati di una ricerca preliminare condotta dallo Studio EmmEffe S.r.l., che ha analizzato l’impatto delle dosi personalizzate delle terapie orali croniche in due RSA campione.
La ricerca ha evidenziato i benefici di questa pratica con l’esternalizzazione del processo nell’ambito della farmacia dei servizi.
I risultati evidenziano una maggiore sicurezza, grazie alla riduzione del rischio clinico – che deve essere gestito in modo strutturato dalla farmacia dei servizi, responsabile dell’allestimento delle dosi personalizzate – e un miglioramento dell’efficienza organizzativa.
Il personale infermieristico, infatti, ha più tempo da dedicare ad altre attività a elevato contenuto assistenziale (es. prevenzione e gestione delle infezioni, supporto relazionale e dei team, educazione sanitaria per i familiari,
formazione del personale, ecc.).
I risultati sono disponibili online nella documentazione del convegno.
Deblistering, criticità nell’implementazione in farmacia
Dal punto di vista regolatorio, quali sono le criticità che un farmacista deve affrontare per implementare il deblistering?
La principale area di attenzione riguarda l’assenza di una normativa nazionale univoca con difformità regionali. In tale contesto, peraltro, la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO) e la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori (SIFAP) hanno sviluppato una procedura per il confezionamento personalizzato dei medicinali, per migliorare l’aderenza terapeutica e ridurre gli errori nelle farmacie di comunità e ospedaliere.
Alcune regioni hanno, infatti, già recepito tali indicazioni, introducendole nelle proprie linee guida per l’allestimento di dosi unitarie personalizzate nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione (NBP).
Inoltre, la continua evoluzione delle apparecchiature per il riconfezionamento dei farmaci in dosi personalizzate offre significative opportunità di innovazione nella gestione delle terapie.
In tale scenario, alcune farmacie dei servizi che utilizzano tali apparecchiature hanno scelto volontariamente di ottenere la certificazione ISO 9001:2015 anche per tale processo, altre hanno adottato uno specifico Disciplinare Tecnico validato per la certificazione del “processo di gestione delle dosi unitarie personalizzate”, garantendo il rispetto di rigorosi requisiti di sicurezza e del miglioramento con il monitoraggio di indicatori, audit periodici interni e un audit esterno condotto annualmente dall’ente di certificazione.
Come incentivare il deblistering
Quali potrebbero essere le soluzioni per incentivare l’adozione del deblistering nelle farmacie territoriali?
Oltre agli aspetti normativi ampiamente citati si potrebbero affiancare, come è già stato, incentivi economici per l’acquisto di macchinari, ma principalmente una riconosciuta valorizzazione economica del servizio offerto.
Un altro elemento chiave è la sensibilizzazione sugli impatti positivi del deblistering, sia in termini di sicurezza e aderenza terapeutica per i pazienti, sia per l’ottimizzazione della gestione della terapia farmacologica nelle RSA con anche un aggiornamento dei loro standard di accreditamento in relazione all’evoluzione del contesto tecnologico e organizzativo.
L’integrazione del deblistering nella Farmacia dei Servizi, insieme a collaborazioni strutturate con RSA, servizi di assistenza domiciliare, medici di medicina generale e loro organizzazioni, nella logica del DM 77/2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, può rafforzare la rete territoriale e contribuire in modo significativo al miglioramento dell’aderenza terapeutica, con tutti i benefici clinici ed economici che ne derivano.
Lo sviluppo del deblistering in Italia
Guardando al futuro, come vede lo sviluppo del deblistering in Italia?
In molti Paesi europei, il deblistering è una realtà consolidata. Anche in Italia il suo sviluppo è destinato a crescere, per effetto dell’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle patologie croniche, che rendono necessaria una gestione più efficiente delle terapie personalizzate.
La Farmacia dei Servizi potrà favorirne la diffusione, offrendo un supporto concreto a pazienti e operatori sanitari.
Affinché il deblistering abbia un impatto positivo, sarà essenziale adottare protocolli rigorosi, garantire la formazione del personale e sviluppare le soluzioni tecnologiche per aumentare sicurezza ed efficienza, riducendo
i costi operativi.
Per massimizzare i benefici, sarà utile innovare i modelli organizzativi e assistenziali, favorendo l’introduzione di nuovi processi e servizi.
In questo contesto, il contributo delle associazioni di categoria sarà fondamentale per promuovere un confronto costruttivo, supportare l’aggiornamento normativo e favorire la diffusione di buone pratiche.
Sarà altresì essenziale il ruolo delle Istituzioni, che svolgono un ruolo chiave nella gestione e regolamentazione del farmaco e potranno facilitare l’adozione di soluzioni innovative per la gestione sicura ed efficiente delle terapie personalizzate.
Contenuto sviluppato a partire dall’Articolo “Deblistering: l’importanza di una regolamentazione a livello nazionale” di GianPaolo Macario, @gpaolomacario (pubblicazione su Bellezza in Farmacia, mte edizioni).
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